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Il Salento

Le località più importanti vicine a noi.

Gli abitanti dell'area, che comprende l'intera provincia di Lecce, quasi tutta quella di Brindisi e parte di quella di Taranto, si distinguono soprattutto per caratteristiche glottologiche rispetto al resto della attuale regione amministrativa pugliese. Da un punto di vista storico il Salento ha fatto parte per molti secoli dell'antica circoscrizione denominata Terra d'Otranto.

Lecce

Lecce

Gallipoli

Gallipoli

Torre Sant'Andrea

Torre Sant'Andrea

Tiggiano

Tiggiano

Ruffano

Ruffano

Chiesa Madre

Chiesa Madre

Specchia

Specchia

Ugento

Ugento

Tricase

Tricase

La penisola salentina, dai greci anticamente chiamata Messapia ("Terra fra due mari"), era appunto abitata dai Messapi, di origine probabilmente illirica, che nonostante difendessero la propria autonomia dall'antica città greco-spartana di Taranto furono progressivamente assorbiti dall'avanzata dei tarantini, che fondarono una serie di Phroura (avamposti militari) come nel caso di Pezza Petrosa presso Villa Castelli.

Nei dintorni

Alcune località del Salento che circondano la Masseria Saietti.

Lecce

Lecce

Città d'arte del Meridione italiano, è nota come "la Firenze del Sud" o la "Firenze del Barocco". Le antichissime origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana si mescolano infatti alla ricchezza e all'esuberanza del barocco, tipicamente seicentesco, delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti in pietra leccese, un calcare malleabile e molto adatto alla lavorazione con lo scalpello.

La Storia

La nascita della città di Lecce si può far risalire ad un'epoca antecedente a quella di Roma in quanto pone le sue radici già nell'età messapica. Il primo insediamento fu fondato dalle popolazioni provenienti dall'Illiria durante le migrazioni del III millennio a.C. e conosce il periodo di maggiore maturità nel VII e IV secolo a.C.

Gallipoli

Gallipoli

Il territorio del comune di Gallipoli, che occupa una superficie di 40,35 km², si affaccia sul mare Ionio con un litorale di circa 20 km comprendente anche le località di Torre del Pizzo, Baia Verde, Lido San Giovanni, Rivabella e Lido Conchiglie

La località

In località Torre Sabea vi era un antico e importante villaggio neolitico del quale sono rimasti chiari segni archeologici, benché coperti da uno strato di sabbia. I dati faunistici e paleobotanici e il materiale archeologico compresi i segni di vegetazione commestibile (frumento, orzo, ...) o di focolari incisi sulla roccia, dimostrano che la comunità del villaggio apportava modifiche al suo habitat, in funzione dell'utilità che ne poteva trarre per il vivere più civile: colture dei terreni, pascoli di capro-ovini.

Torre Sant'Andrea

Torre Sant'Andrea

Sant'Andrea è una località balneare fra i territori comunali di Melendugno e Otranto. Sant'Andrea è sovrastato da una grande e fresca Pineta che arriva fino ai Laghi Alimini.

Il territorio

Approdo di pescatori situato sul Mare Adriatico, a 2 km dalla più nota località balneare di Torre dell'Orso, dista 15 km in direzione nord da Otranto e 20 km da Lecce. Molto noti sono i suoi faraglioni che attraggono grandi quantità di turisti e amanti dei paesaggi incontaminati. È stata premiata più volte con la Bandiera Blu d'Europa per la limpidezza delle acque

Tiggiano

Tiggiano

Il territorio del comune di Tiggiano, che si estende per 7,5 km² nella parte meridionale della provincia di Lecce, è compreso tra gli 0 e i 141 metri sul livello del mare. Comprende un breve tratto del litorale adriatico e include la cinquecentesca Torre Nasparo.

La sua storia

L'origine di Tiggiano è da ricondurre al periodo della conquista romana del Salento, in seguito alla quale i territori furono ripartiti e assegnati ai centurioni romani. Successivamente accolse i superstiti del vicino casale di "Valiano", distrutto durante una incursione barbarica. I primi riferimenti scritti risalgono a un documento cartaceo del 1270 in cui Tiggiano entra a far parte della Contea di Alessano e del Principato di Taranto.

Ruffano

Ruffano

La Serra di Ruffano, ricca di vegetazione tipica della macchia mediterranea, ospita numerose grotte e anfratti naturali, alcuni dei quali abitati sin dall'età paleolitica e riconvertiti in luoghi di culto cristiano dai Basiliani.

La storia

Notizie certe sulla nascita del primo villaggio si possono avere a cominciare dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente in poi, quando la Terra d'Otranto dovette subire, dal V all'XI secolo, un lungo periodo di guerre e distruzioni ad opera dei diversi popoli che si avvicendarono nella penisola salentina. Questo stato di soggezione e disagio durò anche sotto il Principato di Taranto, a cui Ruffano appartenne sino al 1463.

Chiesa Madre

Chiesa Madre

La Chiesa Madre, dedicata alla Natività della Beata Maria Vergine, fu edificata tra il 1706 e il 1713 sul sito della vecchia chiesa di rito greco.

Entrando dalla porta maggiore, a sinistra è presente l'altare di Sant'Elia, eretto nel 1722 dal carmelitano Domenico Salvatore Cirillo, con al centro la statua lapidea del santo. Di fronte vi è l'altare del Crocefisso contenente la tela della Crocifissione, opera del Lillo del 1776.

Specchia

Specchia

Situato nel basso Salento, a 53 km dal capoluogo provinciale, fa parte del club I borghi più belli d'Italia.

Nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento come "Gioiello d'Italia".
Nel 2007 il comune è stato riconosciuto come migliore destinazione rurale emergente in Italia del Progetto Eden.
Ugento

Ugento

La moderna cittadina di Ugento si sovrappone in gran parte ad uno dei principali centri messapici della penisola salentina, situato all'estremità meridionale di una serra.

L'altura fu già occupata in età protostorica, ma testimonianze sicure di un insediamento si hanno solo a partire dal VI secolo a.C., epoca a cui risalgono due dei più importanti rinvenimenti: lo Zeus di Ugento bronzeo e la tomba dipinta di via Salentina.
Tricase

Tricase

Tricase sorge in una zona ricca di testimonianze preistoriche e megalitiche.

Mancano documenti attendibili per risalire alle primitive vicende di Tricase, che rimangono legate esclusivamente ad alcune versioni, secondo le quali, tra il X e l'XI secolo, esistevano tre casali che, unendosi, determinarono la nascita del primo nucleo abitativo dell'odierna Tricase.